IMG_20160602_193201Trascorrere anche un breve periodo ad Arcevia permette di vivere a contatto con storia, natura e arte, ma soprattutto con i produttori locali. Ogni piatto che viene servito in tavola è portatore di antiche tradizioni e pochi, pochissimi chilometri.

I giovani imprenditori dell’enogastronomia hanno scelto di dedicare la loro vita alla scoperta di antiche sementi, alla riscoperta dei piatti della tradizione, ma soprattutto hanno rivalutato la terra e i suoi frutti in un’ottica di filiera produttiva da integrare nelle loro attività di ristorazione e accoglienza.

Uno di questi è Giorgio Santini, nato e creciuto nel ristorante di famiglia “La Baita” famoso ben oltre i confini della provincia di Ancona, portatore di tradizione e garanzia di qualità.IMG_5232

Giorgio da sempre è stato appassionato di vini, da molto prima che diventare sommelier fosse un must. E’ anche un profondo conoscitore di oli, che abbina sapientemente alle carni che serve nel suo ristorante. Giorgio è una di quelle persone che, nonostante la giovane età, non ha mai rinnegato o dimenticato le sue origini contadine, anzi ha sempre mantenuto vivo questo legame.

Sette anni fa decide di far diventare realtà un sogno nel cassetto, smette di vendere l’uva alla cantina sociale e inizia l’avventura Broccanera, la sua Cantina. E’ un progetto ambizioso, che vuole coniugare passato e presente, utilizzando i migliori sistemi di vinificazione per ottenere un prodotto il più possibile genuino e dal sapore antico. La costanza viene premiata, con un premio prestigioso al VinItaly 2016: il “Brut Broccanera” viene eletto uno dei dieci migliori vini d’Italia. Ricevere un riconoscimento di questo livello monterebbe la testa a chiunque, ma non a Giorgio, che ama la campagna, le sue tradizioni e la buona cucina in cui è cresciuto . Una delle cose più belle del lavorare in campagna sono i grandi pranzi della battitura sulle aie, o tra i filari di vino durante la vendemmia. In anticipo sui tempi decide di organizzare una “Cena in Vigna“: la prima edizione va ben oltre le sue aspettative, diventa un appuntamento fisso nell’estate arceviese, con le persone che lo fermano per strada per sapere quando sarà la prossima.

La formula è semplice, ma decisamente affascinante: aperitivo sulla terrazza della cantina, affacciata sulla vigna, con il sole che tramonta tra le colline e tinge di rosso  i pampini delle viti, passeggiata tra i filari della vigna, fili di lampadine e fiaccole che illuminano la serata, non più di quindici tavoli apparecchiati in modo semplice, con tovaglie “di casa” a scacchi bianchi e rossi.  La parte del leone la fanno i vini di Giorgio, accompagnati da piatti di pesce sapientemente cucinati da Mirko suo cognato, chef per passione e per amore di Barbara la sorella di Giorgio.

 

Posted by Roberto Morici

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